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Quattro test per capire se hai un alito cattivo

Una gomma da masticare in bocca e il problema è risolto!

Questo è quello che pensa e fa la maggior parte della gente che ha problemi di ALITOSI, termine tecnico per definire il cattivo odore dalla bocca. La puzza dell’alito per intenderci.   

È una realtà molto più diffusa di quello che si pensa e infatti più della metà delle persone ne soffre, soprattutto le donne. Il più delle volte si attribuisce la causa a problemi di digestione, quando la verità è che il 90% delle alitosi ha origine dalla bocca! eh già, perché la presenza di carie, protesi incongrue, tasche parodontali, infiammazioni delle gengive e cattiva igiene orale comportano un aumento di batteri che producono dei composti dello zolfo e che … PUZZANO!

 

Esistono condizioni temporanee (ad esempio aver mangiato cibi alitogeni come aglio e cipolla la sera prima ) o persistenti (finchè non viene identificata la causa e risolta).

Soffrire di alitosi limita i rapporti personali, crea problemi di autostima e mette a disagio le persone a tal punto da avere difficoltà anche a parlarne con i professionisti.

 

Esistono però diversi test per valutare autonomamente l’odore del nostro alito:

Lecca il polso/dorso

si lecca il polso/dorso e dopo 5 secondi, quando si sarà asciugato, si va ad   annusare dove abbiamo leccato  

Test del “cucchiaio”

si strofina un cucchiaio sulla ligua partendo dalla base e si valuta l’odore a 5 cm di distanza

Test del “filo interdentale”

dopo averlo utilizzato andiamo a sentirne l’odore

“valutazione della patina bianca”

se si nota che la lingua è coperta da una patina bianca significa che ci sono batteri, questi possono causare alitosi.

 

Se dunque vi siete accorti di soffrire di questo problema come potete risolverlo?

Non è sufficiente utilizzare un collutorio alla menta o una chewingum per avere la bocca al sapor di menta, in questo modo camufferete solo il problema (come mettere il profumo senza aver fatto la doccia!), bisogna andare alla ricerca della causa.

L’alitosi infatti non è una malattia ma potrebbe esserne un sintomo (tonsilliti, diabete, patologie che riducono il flusso salivare, reflusso, patologie del fegato, respirazione anomala e come già detto soprattutto problemi al cavo orale).

 

Rivolgetevi quindi ad un professionista. Non solo non dovrete più preoccuparvi della “puzza” ma potrete prevenirne il ritorno!

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